La storia di Costanza

Sono Costanza Maria e ho 14 anni… Cosa dire di me? Sono simpatica, amo l’arte, cucire ed ho molte altre passioni. 
L’aprile scorso io e la mia famiglia siamo stati colpiti, anche se questa espressione è comunque riduttiva, da un vero e proprio fulmine a ciel sereno… Sto svolgendo la mia normale attività scolastica con gli amici quando improvvisamente un dolore a poco a poco sempre più intenso comincia a destarsi nella parte bassa della mia schiena. Cerco di metterlo a tacere fin quando non diventa davvero insopportabile. Vado a fare delle visite e approdiamo da un ortopedico. 
Da qui credo che la storia sia facilmente intuibile: lastre, tour per tutta Italia da così chiamati “grandi luminari” della medicina… In realtà non mi è sembrato di avere mai avuto il piacere di incontrarli questi luminari! Comunque mi sono ritrovata teletrasportata in un modo fino ad allora totalmente sconosciuto. Operazione era l’unica parola che riuscivo a captare dai discorsi di questi dottori. Comunque al loro vocabolario decido di aggiungere un nuovo termine: corsetto. Inizialmente, a maggio, parte la mia avventura con un lionese il quale mi era stato prescritto per 20 ore su 24. Continuiamo imperterriti il nostro giro estenuante tra ambulatori sino ad arrivare a quello del prof. Negrini. 
Il prof. Negrini mi prescrive un busto sforzesco da indossare 23 ore su 24. Accetto la sfida e dal 25 settembre ho il mio nuovo fantastico amico/ nemico. Non voglio assolutamente essere una di quelle persone che dicono che sia semplice: no, non è affatto semplice. È dura, alle volte vorresti darti uno schiaffo e svegliarti da questo brutto incubo, continui a ripeterti perché, ma perché proprio a me, quella ragazza di cui fino a poco prima le priorità erano due: andare bene a scuola e stare con gli amici! Ora sono qui, migliorata come nessuno si sarebbe immaginato… Da venerdì scorso posso indossare il corsetto 22 ore su 24! Continuo il mio viaggio con il sorriso sulle labbra sperando di procedere verso risultati sempre più soddisfacenti.
Mi auguro di non avervi annoiato troppo e mi auguro inoltre che qualcuno riesca a trovare delle parole di incoraggiamento tra le mie perché ragazzi ricordatevi che se noi vogliamo qualcosa con l’impegno, la tenacia e la costanza niente e nessuno ci potrà fermare!
Costanza