Più il corsetto corregge più facilmente si migliora

Più il corsetto corregge più facilmente si migliora

Sappiamo che il corsetto è efficace e può ridurre la percentuale di ricorso all'intervento ( ref. AIS Bracing Success is Influenced by Time In Brace: Comparative Effectiveness Analysis of BrAIST and ISICO Cohorts ). Sappiamo anche che la compliance del paziente, ossia la sua adesione al trattamento, è fondamentale per la riuscita della terapia stessa e che  indossare il corsetto seguendo rigorosamente la prescrizione permette di raggiungere buoni risultati. E ora possiamo anche dire, in base allo studio Predictors of final results in a cohort of 1050 braced Adolescents with Idiopathic Scoliosis at High Risk of progression che, maggiore è la correzione ottenuta in corsetto, più alta è la possibilità di raggiungere gli obiettivi terapeutici prefissati rispetto alla situazione di partenza di ogni paziente. Lo studio verrà presentato da Isico durante la XIV Conferenza Sosort, in programma dal 25 al 28 aprile a San Francisco, e concorre per il Sosort Award (insieme a altri 9 studi, di cui un altro sempre di Isico).

“”Si tratta di uno studio complesso ed approfondito – spiega la dott.ssa Sabrina Donzelli, fisiatra specialista di Isico, che ha condotto la ricerca – abbiamo preso in considerazione 1050 pazienti da inizio trattamento fino a termine cura, per un periodo medio di almeno 3-4 anni. Negli studi precedenti abbiamo dimostrato l'efficacia del corsetto, ora si sta cercando di valutare quali sono i fattori che  migliorano i risultati nell'indossamento””.

La raccolta sistematica dei dati, demografici, clinici e radiografici, resa possibile dal software clinico usato nella quotidianità da tutti i nostri operatori, sin dalla fondazione di ISICO, permette oggi, grazie anche ai pazienti che hanno acconsentito all'uso dei dati per la ricerca  in forma anonima e con l'approvazione del comitato etico, di disporre di una banca dati unica sia per grandezza sia per varietà dei dati raccolti. Questo database oggi, e ancor di più nei prossimi anni, permetterà di condurre ricerche sempre più approfondite per capire vari aspetti delle deformità della colonna vertebrale, e comprendere meglio l'efficacia del trattamento conservativo. 

L'ampiezza del campione estratto per questo studio ha permesso di analizzare i fattori che contribuiscono al raggiungimento dei principali obiettivi terapeutici: finire la crescita con un angolo di Cobb inferiore a 30 gradi,  migliorare o rimanere stabili entro i 5 gradi, ed evitare la chirurgia, ossia finire sotto i 30 gradi. La correzione ottenuta in corsetto con i gradi di partenza sono i fattori dominanti, a favore del buon risultato terapeutico. 

“”I nostri pazienti si distinguono per un'adesione alla terapia altissima, in questa ricerca siamo attorno al 90% di compliance e oltre- continua la dott.ssa Donzelli – questo ha fatto sì che il dosaggio di indossamento non risultasse tra i fattori determinanti il risultato. “”Studi precedenti avevano mostrato che il dosaggio diventa determinante nel garantire il successo della terapia quando si confrontano  gruppi di pazienti con tempi di indossamento significativamente diversi: ad es. in uno studio (comunicato_scoliosi_terapia_corsetto.pdf ) in cui una coorte di pazienti di ISICO ( molto bravi a indossare il corsetto anche a dosaggi alti) è stato messo a confronto con coorti di pazienti di altre realtà che indossano il corsetto part time (meno di 18 ore)””.

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