La nostra ricerca sul tetto del mondo

La nostra ricerca sul tetto del mondo

ISICO, il nostro approccio con esercizi alla scoliosi (SEAS), il nostro rivoluzionario corsetto Sforzesco che ha dimostrato di poter sostituire il gesso nel trattamento della scoliosi, i nostri specialisti, a cominciare dal prof. Stefano Negrini, direttore scientifico, e Michele Romano, direttore fisioterapia, sono in vetta alle classifiche della ricerca mondiale.
Lo dicono i dati di tre studi appena pubblicati (Global research hotspots and trends in non-surgical treatment of adolescent idiopathic scoliosis over the past three decades: a bibliometric and visualization study; Exercise therapy for adolescent idiopathic scoliosis rehabilitation:a bibliometric analysis; A bibliometric review and visual analysis orthotic treatment in adolescent idiopathic scoliosis from the Web of Science database and CiteSpace software) che  possono essere considerati la prima mappa scientifica che analizza visivamente la ricerca fatta sul trattamento conservativo della scoliosi per individuare aree principali, tendenze emergenti ed evoluzione, tutti aspetti utili ai ricercatori.

Che cos’è l’analisi bibliometrica
L’analisi bibliometrica è un metodo scientifico usato per la prima volta da Alan Pritchard nel1969: analizzare i dati bibliometrici e visualizzarli può aiutare a valutare i dati più rilevanti e pertinenti, e a prevedere gli aspetti futuri della ricerca.
“Si tratta delle prime tre analisi bibliometriche del trattamento riabilitativo della scoliosi adolescenziale che hanno preso in considerazione dal 1990 al 2023 oltre un migliaio di articoli e 1005 annotazioni in totale –spiega il prof.Stefano Negrini – in Isico contiamo 283 pubblicazioni indicizzate negli ultimi vent’anni, di queste 71 si sono occupate di scoliosi e corsetto e 37 del nostro approccio SEAS. Numeri che insieme a queste recenti analisi bibliometriche fotografano l’impegno e la qualità di anni di ricerca scientifica costante e in continua crescita”.

Scoliosi e trattamento conservativo: cosa sappiamo
La scoliosi idiopatica adolescenziale (AIS) è una deformità della schiena tridimensionale che si sviluppa per cause tuttora sconosciute. Secondo le evidenze attuali le opzioni di trattamento si basano sulle Linee Guida SOSORT (Società Internazionale sulla Scoliosi e sul Trattamento Riabilitativo). 
Il corsetto è l’opzione di trattamento consigliata per curve con angolo di Cobb di 26°–45°, mentre la chirurgia è raccomandata per i pazienti con angoli di Cobb superiori a 40°–45°.
Alcuni pazienti però rifiutano completamente la chirurgia e insistono sull’utilizzo di un corsetto. Recenti meta-analisi pubblicate hanno dimostrato che il corsetto può anche fermare la storia naturale delle curve della scoliosi da 40° a 60°.
Tuttavia non sono stati condotti studi bibliometrici in questo campo.

I primi della classe
1) I paesi
Tra le dieci nazioni con maggiori numero di pubblicazioni, solo Cina e Turchia sono classificate come nazioni in via di sviluppo, mentre le altre otto come nazioni sviluppate.
Gli Stati Uniti non hanno solo un maggior volume di pubblicazioni annuali ma sono anche quelli che per primi hanno iniziato la ricerca in questo campo; mentre in Cina la ricerca è cominciata di recente ma vanta già un rapido sviluppo, tanto da essere nell’ultimo periodo il paese con la percentuale più alta di pubblicazioni annuali. Entrambi sono seguiti dal Canada, e subito dopo dall’Italia, che si piazza al quarto posto con 47 articoli pubblicati.

2) I ricercatori
Secondo Global research hotspots and trends in non-surgical treatment of adolescent idiopathic scoliosis over the past three decades: a bibliometric and visualization study, 15 dei 3472 autori inclusi hanno pubblicato più di 10 articoli e, anche qui, l’Italia con Isico è fra i primi cinque al mondo: tre posizioni sono occupate da autori canadesi, una da un autore cinese, la quinta dal prof. Stefano Negrini, direttore scientifico del nostro Istituto, per il numero di articoli pubblicati.
In classifica, al decimo posto mondiale, troviamo anche il dott. Fabio Zaina, fisiatra specialista di Isico. Il prof. Stefano Negrini risulta invece al primo posto per quanto riguarda la frequenza delle citazioni.

A proposito di citazioni qual è la letteratura scientifica più “citata”?
Le Linee Guida SOSORT 2016 pubblicate dal prof. Stefano Negrini nel 2018: attraverso una revisione della letteratura le Linee Guida trattano di scoliosi 
idiopatica e ne descrivono trattamenti conservativi e corsetti.  Da notare che il prof. Negrini è presente in classifica anche al settimo posto con le Linee Guida SOSORT del 2011.

Infine lo studio Exercise therapy for adolescent idiopathic scoliosis rehabilitation prende in considerazione i 10 autori che più hanno pubblicato sulla terapia con esercizi specifici per il trattamento della scoliosi e qui Isico è sul tetto del mondo: il prof. Stefano Negrini è al primo posto, seguito dal nostro direttore fisioterapia Michele Romano, mentre al quarto e quinto posto troviamo il dott. Fabio Zaina e la fisioterapista Alessandra Negrini.
Gli autori di quest’ultima ricerca scrivono: “Dimostra che l’Istituto Scientifico Italiano della Colonna vertebrale si è classificato al primo posto per numero totale di citazioni e citazioni per articolo, con 287 citazioni e una media di 47 citazioni per articolo. Inoltre il prof. Negrini è al primo posto per il suo H-Index (si intende il fattore che quantifica quanto un autore scientifico scrive e quanto impatto hanno le sue pubblicazioni), tanto da avere l’influenza più significativa, insieme al suo team di ricercatori, in questo campo”.

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