Scoliosi e gravidanza

Scoliosi e gravidanza

Nella vita di una donna scoprire di aspettare un bambino è sicuramente uno dei momenti più felici e carico di emozioni. Pensarlo, immaginarlo, parlarne, e poi sentirlo dentro di sé producono emozioni dolci e positive: speranza, tenerezza e amore. Al tempo stesso però l’attesa di un figlio porta diversi cambiamenti, sia dal punto di vista fisico sia di immagine di sé e del proprio futuro. Occorre costruire nuovi equilibri, negli impegni quotidiani, nei tempi e nelle relazioni.
Timori più che legittimi e normali, che potrebbero anche aumentare nel caso in cui la futura mamma soffrisse di una patologia come la scoliosi.

Spesso infatti diverse giovani donne esternano la loro preoccupazione per la capacità di concepire, portare in grembo e partorire un bambino. Lo sforzo fisico, durante la gestazione e il parto, rende questa anomalia scheletrica particolarmente preoccupante per le madri.

Cosa dicono gli ultimi dati scientifici
Recentemente è stata pubblicata un’interessante revisione della letteratura, The influence of pregnancy on women with adolescent idiopathic scoliosis, che va proprio ad indagare l’interazione tra gravidanza e scoliosi idiopatica. Giusto per dare due numeri a sostegno dell’analisi fatta, sono stati inclusi 134 articoli ed esaminati 22 studi, per un totale di 3125 pazienti.
In primis questa revisione si è domandata come influisce la scoliosi sui tempi e sul successo della gravidanza. Sembrerebbe che le donne con scoliosi idiopatica possano essere tranquillizzate sulla loro possibilità di avere figli, anche se la probabilità di rimanere incinte sembrerebbe leggermente inferiore rispetto alle altre madri di pari età e la probabilità di richiedere un trattamento per la fertilità leggermente maggiore.

 

 

Inoltre, indipendentemente dal trattamento chirurgico o ortesico, sembrerebbe che le madri affette da scoliosi possano aspettarsi di avere un simile numero di figli rispetto alla popolazione generale.
Questi studi hanno dei limiti: la maggior parte non ha indicato se le donne con scoliosi stavano tentando o desideravano una gravidanza. Non è chiaro se tutte le pazienti sono state seguite fino alla menopausa. Infine, i tassi di matrimonio non erano uniformi tra gli studi o spesso non segnalati. Ignorando queste considerazioni, si potrebbe mal interpretare il maggior numero di madri con scoliosi ma senza figli.
La seconda domanda, approfondita in questo studio, indaga quali cambiamenti legati alla colonna vertebrale si verificano durante e dopo la gravidanza. Sembrerebbe che molte pazienti possano aspettarsi di provare un dolore alla schiena non invalidante durante la gravidanza, che tipicamente si risolve dopo il parto. Inoltre pare che in alcuni casi si possa riscontrare una progressione della curva durante e dopo la gravidanza.
Anche in questo caso è importante sottolineare che il mal di schiena è comune in gravidanza: tra il 25 e il 65% delle donne incinte sane riportano un moderato o grave mal di schiena. Inoltre, come per la popolazione generale, anche lo studio indica che il dolore generalmente si risolve dopo il parto.
Nello studio sono riportati, in media, tassi un po’ più alti di mal di schiena durante la gravidanza in donne con scoliosi. Tuttavia, nella maggioranza delle pazienti, il dolore non compromette la capacità della paziente di svolgere le normali attività quotidiane. È interessante notare che pazienti con curve gravi, che richiedono correzione chirurgica, non hanno sperimentato più dolore rispetto a quelle trattate in modo conservativo o con corsetto (anche se i confronti non sono stati fatti per gravità di curva).

La progressione della curva, invece, non è stata riportata in tutti gli studi. In quattro studi su 22 è stato descritto un peggioramento da lieve a moderato, maggiormente legato a curve sopra ai 50°, ad un’età materna inferiore ai 23 anni e alla presenza di un’instabilità della curva prima del parto. È importante notare che esiste un disaccordo tra gli studi per quanto riguarda se e in che misura queste tre caratteristiche contribuiscono alla progressione della curva.
Infine la revisione ha indagato quali considerazioni anestetiche e ostetriche sono rilevanti per le madri con scoliosi che partoriscono un bambino. 
Dolore e disagio sono tra le principali preoccupazioni per tutte le donne che si avvicinano al parto e l’anestesia neuroassiale è il metodo chirurgico maggiormente accettato ed efficace di analgesia del travaglio.
“Da questo studio sembrerebbe che, grazie ai nuovi metodi chirurgici sviluppati, si possa eseguire una buona anestesia anche su quelle pazienti con correzioni chirurgiche della scoliosi, raggiungendo un buon controllo del dolore, simile alle altre donne sane – spiega la fisioterapista Martina Poggio – infine le pazienti con scoliosi possono aspettarsi tassi simili di parto cesareo o di complicazione perinatale rispetto alla popolazione generale.

Tutto quanto abbiamo descritto sopra si basa sugli studi pubblicati fino ad oggi.
“Come abbiamo più volte sottolineato, pur essendo la migliore evidenza medica disponibile presentano alcuni limiti o giungono a conclusioni contrastanti, rendendo impossibile trarre conclusioni certe – conclude Poggio –  Ciononostante, indipendentemente dalla relativa scarsità delle informazioni scientifiche forti disponibili, danno utili indicazioni e sono complessivamente rassicuranti. In conclusione, non esistono motivi validi per spingere le donne portatrici di scoliosi a evitare o ridurre il numero delle gravidanze”. 

 

Dewan MC, Mummareddy N, Bonfield C. The influence of pregnancy on women with adolescent idiopathic scoliosis.
Eur Spine J. 2018 Feb;27(2):253-263. doi: 10.1007/s00586-017-5203-7. Epub 2017 Jun 29. PMID: 28664223.

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