L’intervista alla neoeletta presidente SOSORT, la nostra dott.ssa Sabrina Donzelli

L’intervista alla neoeletta presidente SOSORT, la nostra dott.ssa Sabrina Donzelli
Abbiamo chiesto alla nostra dott.ssa Sabrina Donzelli, fisiatra, di raccontarci gli aspetti più significativi della conferenza internazionale Sosort, che si è svolta a inizio maggio a San Sabastian, in Spagna e ha avuto il sapore della doppia vittoria.
Isico, finalista per il SOSORT Award con due ricerche, si è aggiudicato per il quarto anno consecutivo il prestigioso premio con lo studio sviluppato in collaborazione con l’Università di Alberta, in Canada, Prediction of Future Curve Angle using Prior Visit Information in Previously Untreated Idiopathic Scoliosis: Natural History in Patients under 26 Years Old with Prior Radiographs.
Non si tratta però solo dell’Award perché la nostra dott.ssa Sabrina Donzelli, fisiatra, è stata eletta Presidente della Società internazionale, quarta carica targata Isico dalla fondazione di SOSORT nel 2004, prima nomina al femminile nella sua storia.

Cominciamo quindi l’intervista con i complimenti alla nostra dott.ssa Sabrina Donzelli
1) Un doppio wow per questa nomina, doppio perché è di nuovo tornata in casa Isico, e per la prima volta è targato al femminile. La società è cresciuta molto negli anni e annovera parecchi membri, con un buon equilibrio tra i generi, un po’ meno per la professione. I medici non sono molti, dentro SOSORT i fisioterapisti sono la maggioranza. La salita alla presidenza richiede anni di lavoro volontario al servizio della Società, sono alcuni anni che mi dedico a SOSORT con grande impegno perché condivido la missione e la visione della Società: garantire sempre ai pazienti con scoliosi il migliore trattamento sulla base delle evidenze scientifiche. Questo richiede impegno nella ricerca e nella diffusione delle conoscenze ossia una missione anche educativa. L’impegno e la disponibilità mi hanno permesso di essere apprezzata ampiamente all’interno della Società e per questo sono entrata nel gruppo di Direttori esecutivi nel 2019 e sono stata nomitata presidente Eletto quest’anno.

2) Che cosa ha significato rivedersi finalmente di persona dopo tre anni con i colleghi sparsi in giro per il mondo?
SOSORT è nata ormai nel lontano 2004 con l’obiettivo di raccogliere i maggiori esperti mondiali di trattamento riabilitativo di patologie vertebrali in maniera che dal confronto possano crescere l’evidenze scientifiche e migliorare le terapie per i pazienti. Durante questo percorso la missione e gli obiettivi sono state aggiornati e lo sono continuamente perché la medicina è una scienza in continua evoluzione. L’ultimo congresso è stato a San Francisco nel 2019, poi ci sono stati due appuntamenti on line a causa della pandemia: rivederci finalmente in presenza è stato fantastico, abbiamo potuto parlarci dal vivo e condividere tutti insieme la passione e le sfide giornaliere. Dopotutto lo slogan stesso dell’evento lo aveva preannunciato: SOSORT 2022 more than a congress and experience in San Sebastian you will never forget it!

3) Quali sono state le più importanti novità scientifiche che ti porti a casa?
Sembra che l‘epigenetica sia il futuro per capire meglio la scoliosi e cercare di identificare i soggetti a rischio. Ovviamente c’è ancora tantissimo lavoro da fare ma ad oggi sembra la strada giusta. E poi gli ultrasuoni sono il futuro della diagnostica senza radiazioni, forse più che sulla colonna sulla stima della crescita residua; da segnalare uno studio interessante sul Sanders tramite ecografia della mano;  evidenze a supporto dei corsetti usati anche verso il finire della crescita, non è tardi per mettere un corsetto perché alcuni studi simili ai nostri mostrano che si possono ottenere buoni risultati anche a fine crescita. Promettenti inoltre le evidenze scientifiche riguardanti i pazienti che hanno terminato la crescita: con ISICO siamo stato pionieri nel presentare questi risultati e ora altri gruppi mostrano come, anche a crescita ossea avanzata, sia ancora possibile ottenere buoni risultati.
Pensiamo che tre studi su 6 di quelli che hanno concorso al SOSORT Award sono stati sulla predizione del risultato: dallo studio condotto dalla dott.ssa Lori Dolan con follow up di 10 anni da fine terapia con corsetto alla nostra ricerca in collaborazione con il dott. Eric Parent dell’Università di Alberta, in Canada, per predire la curva partendo dai soli dati radiografici di pazienti osservati nel tempo, prima di intraprendere il trattamento con corsetto o esercizi.

4) SOSORT Award: è stata una sorpresa?
Nessuna sorpresa, sono stati premiati gli studi più forti metodologicamente. Il nostro studio in collaborazione con l’Università di Alberta ha mostrato il modello di predizione sviluppato sul campione intero: presenta alcuni limiti legati alla eterogeneità dei dati che riflette le caratteristiche della scoliosi stessa. Ogni paziente ha una propria storia clinica che rende complesso predire come si evolverà la patologia in base a età, tempo intercorso e crescita residua stimata con il Risser.
Il Braist invece è uno studio di fondamentale importanza: ha dimostrato l’efficacia dei corsetti nel trattamento e come il follow up sia essenziale nel tempo per continuare a studiare la scoliosi. Il monitoraggio dei pazienti osservati e trattati da parte dei ricercatori continuerà a darci informazioni importanti, mentre la rigorosità metodologica ci garantisce evidenze scientifiche molto affidabili.

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